Gli esordi come gruppo risalgono a fine 1962 a nome Alan Price Rhythm And Blues Combo intotolato al tastierista Alan Price. Saranno proprio tastiere e organo a differenziare in un primo periodo i nascenti Animals dagli altri gruppi r & b inglesi. Insieme a Price la band vede tra le sue fila il chitarrista Hilton Valentine, il bassista Chas Chandler e il batterista John Steele ai quali presto si aggrega Eric Burdon. Vera spinta in più per il gruppo, il cantante si imporrà subito come una delle voci più interessanti nel nuovo panorama rock, sicuramente la più potente e profonda del periodo insieme a quella di Van Morrison dei Them. Spinti da buoni riscontri di pubblico, dalla natale Newcastle il gruppo presto si trasferisce a Londra alla ricerca di fortuna e di un contratto discografico. Grazie alla fama che li precede e attraverso l’aiuto di Mickie Most trovano, come capitato agli Yardbirds, un contratto con la Columbia. Nel frattempo il nome si è tramutato in Animals, appellativo che il gruppo ha guadagnato dalle sue rudi esibizioni dal vivo. Il repertorio si staglia tra vibranti cover di blues e soul reinterpretate in chiave elettrica con una potentissima irruenza vocale da parte di Burdon.
1964. THE ANIMALS
Il primo contributo per il mercato discografico è “Baby Let Me Take You Home” pubblicato nel marzo del ’64 ma è con il secondo singolo che gli Animals arrivano al successo. “The House Of The Rising Sun” riesce a raggiungere la testa delle classifiche inglesi e americane. Oltre che per il trionfo commerciale il brano è fondamentale per la nascita di quello che l’anno successivo grazie al contributo dei Byrds sarà definito come folk rock: una commistione tra musica folk e r & b. Probabilmente ispirati dalla versione presente nel primo album di Bob Dylan gli Animals destrutturano completamente la fonte originale cambiando completamente arrangiamento, aggiungendo il celebre arpeggio chitarristico e condendo il tutto di una epicità assente nelle versioni precedenti. Ad anticipare l’uscita del disco d’esordio il gruppo pubblica il terzo 45 giri “I’m Crying” primo pezzo scritto dalla band. L’Lp comprende nella sua totalità cover di brani blues e soul e possiede l’unico diffetto di essere in tutto e per tutto quello che ci si aspetta dalla band. Il disco risulta un compendio ai singoli del periodo e così sarà per il resto della carriera del gruppo. I brani di miglior effetto sono quelli più narrativi dove la voce di Burdon si fa portavoce generazionale del sentimento di ribellione (“Story Of Bo Diddley”, “I’m Mad Again”) o dove raggiunge i suoi primi argini di violenza giugulare (“Bury My Body”). Se l’album è di ispirazione più ortodossa, nella scelta dei singoli la band preferisce sperimentare con diversi generi musicali. Il secondo grande successo del gruppo è infatti una cover del brano di Nina Simone “Don’t Let Me Be Misunderstood”. La canzone è accelerata rispetto alla versione originale, condita da una battaglia tra organo e chitarra e un’ennesima superba interpretazione di Burdon.
1965. ANIMAL TRACKS
Incisione successiva è “Bring It On Home To Me” dove la resa del brano di Sam Cooke non ha significativi mutamenti e apre la strada per la pubblicazione del secondo album non prima che il membro fondatore del gruppo Alan Price lasci la band per essere sostituito per un breve periodo da Mick Gallagher e successivamente in pianta stabile da Dave Rowberry. Come il precedente Lp contiene per la maggior sua parte cover e ne ricalca ampiamente lo stile migliorando la sinergia della band nei pezzi di chiara matrice blues e soul (“I Believe To My Soul”, “Worried Life Blues”). Tra le poche differenze si trovano una minore irruenza espressiva eccezion fatta per la conclusiva “Roadrunner” e l’originale “For Miss Caulker” scritto interamente da Burdon. Il vero salto di qualità gli Animals lo compiono con la tripletta di singoli data alle stampe nei sei mesi successivi. Il primo vertice di questo triangolo è disegnato dalla battagliera “We Gotta Get Out Of This Place” con giro di basso iniziale e ritornello memorabili e assunta subito a simbolo della guerra del Vietnam. Basso portante e chitarra Byrdsiana portante anche in “It’s My Life”, brano di ribellione giovanile che aumenta la rabbia sonora della sua antecedente.
1966. ANIMALISMS
Apice superiore di questo triangolo aureo è raggiunto con la fondamentale “Inside-Looking Out” della primavera ‘66, un blues affogato in violenze soniche con una interpretazione di Eric Burdon che anticipa eruzioni vocali che Jim Morrison farà proprie da li a qualche mese. “Inside-Looking Out” è il primo brano prodotto da Tom Wilson, il cambio di registro è sensibile e le correlazioni con la nuova musica americana, soprattutto quella della west coast, è palpabile. Wilson è in cabina di regia anche per la produzione del terzo album, Animalisms, e il risultato è una concezione timbrica più compatta e vibrante. Con il nuovo batterista Barry Jenkins a sostituire lo storico John Steele, i brani di maggior effetto risultano quelli più ritmati come “Outcast”, “Squeeze Her, Tease Her” e le reminiscenze rock ‘n’ roll di “Sweet Little Sixteen”. Il crescente interesse di Burdon per le sonorità lisergiche americane porta alla realizzazione di Animalism, album realizzato in California per il solo mercato americano ma fondamentale per capire l’evoluzione darwinistica degli animali. Il disco, anch’esso prodotto da Wilson, vede la collaborazione di Frank Zappa in “All Night Long” e sonorità in parte sdoganate dal rhythm & blues degli esordi. A potenziare l’impatto sonoro sono presenti brani come “Rock Me Baby”, “Smokestack Lightning” e una versione ancora più rude di “Outcast” che rendono il gruppo tra i primi del ‘66 a sconfinare nell’hard blues. Il gruppo in breve tempo si scinderà consentendo al cantante di formare un nuovo gruppo a nome Eric Burdon And The Animals (di cui della formazione classica farà parte solo Jenkins) di chiare influenze della baia psichedelica di San Francisco. Chas Chandler diventerà un influente produttore che avrà tra i tanti meriti quello di aver scoperto il chitarrista Jimi Hendrix portandolo in Inghilterra e registrando i primi due dischi della Experience.
Discografia UK
Lp:
1964 – The Animals [**1/2]
1965 – Animal Tracks [**]
1966 – Animalisms [**1/2]

The Animals Is Here [Ep] – 1964
Baby Let Me Take You Home – 1964
The House Of The Rising Sun – 1964
The Animals [Ep] – 1964
I’m Crying – 1964
Don’t Let Me Be Misunderstood – 1965
Bring It On Home To Me – 1965
We Gotta Get Out Of This Place – 1965
The Animals Are Back [Ep] – 1965
It’s My Life – 1965
In The Beginning There Was Early Animals [Ep] – 1966
Inside-Looking Out – 1966
Don’t Bring Me Down – 1966
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